La Masseria Pontì risalente agli inizi dell'ottocento, appartiene alla famiglia Filippelli da tre generazione, dove il capostipite Francesco negli anni '30 si dedicava alla coltivazione degli uliveti secolari de "La Dolce di Rossano" ed all'allevamento di bovini di razza "Podolica" supportato anche e sopratutto dal figlio Vincenzo rinomato Veterinario della provincia di Cosenza dagli anni '50 agli anni '80

L'attule stabile inizialmente era adibito ad opificio per la trasformazione dei prodotti olivicoli. Il recupero della Masseria è iniziato negli anni '90 e l'opificio era stato ristrutturato ed orientato alla realizzazione di grandi eventi e feste. Prendeva inizialmente il nome "Casino del Tempo Perduto"